Ufficiale tedesco. Personaggio quasi leggendario, dopo aver combattuto i Turchi,
si ritirò nelle sue proprietà di Bodenwerder, dove intratteneva
gli amici raccontando le sue immaginarie e mirabolanti avventure di guerra, i
suoi viaggi sulla Luna o le straordinarie battute di caccia. Tale attitudine gli
valse il soprannome di
Lügenbaron (barone bugiardo). I suoi racconti
ampliati con altre storie, le cui fonti possono ritrovarsi nella novellistica
anteriore, vennero stampati nel
Vademecum für lustige Leute
(Vademecum per gente allegra; 1781-83). ● Lett. - In seguito, lo scrittore
R.E. Raspe ampliò ulteriormente i racconti del barone nella
Storia dei
meravigliosi viaggi e delle campagne di Russia del barone di
Münchhausen (1785) e G. Bürger li portò alla definitiva
notorietà letteraria con i
Meravigliosi viaggi per mare e per terra,
battaglie e gaie avventure del barone di Münchhausen (1786). Le
avventure di
M. fornirono inoltre a K.L. Immermann il pretesto per una
dura inquisitoria sulle condizioni dei contadini della Westfalia, nel romanzo
Münchhausen, dedicato a un discendente del barone (1839). ●
Cin. - In campo cinematografico le avventure del barone di
M. fornirono
materia per due comiche del 1911 e del 1913, rispettivamente di G.
Méliès e di E. Cohl, per uno spettacolo del 1943 diretto da J. Von
Basky e per il film cecoslovacco
Il barone di Münchhausen diretto da
Zeman (1961), un misto di animazione e di attori in carne ed ossa, con colori
fiabeschi e delicati. Va inoltre ricordato il film diretto e interpretato da T.
Gilliam, ex Monty Python, nel 1988 (Bodenwerder, Hannover 1720-1797).